Storia dei leggings: come i pantaloni aderenti hanno conquistato il mondo

Comodi, versatili, indossabili in tante diverse occasioni: i leggings non possono mancare nel guardaroba femminile!

Chi pensa che i leggings abbiano origini recenti dovrà ricredersi. Questo capo d’abbigliamento femminile, realizzato in tessuto elasticizzato e usato in alternativa ai collant coprenti, è in voga ormai da decenni. Tra amore e odio, polemiche e passerelle, i leggings non passano mai di moda.

Scopriamo insieme la storia e l’evoluzione dei leggings!

Anni 50 e 60: la nascita dei fuseaux

Gli anni Cinquanta segnano il debutto di questi pantaloni aderenti. A proporli furono Emilio Pucci e Mary Quant. Proprio la celeberrima inventrice della minigonna cominciò ad indossarli in abbinamento ad abiti corti e scarpe alte col plateau.

Emilio Pucci li battezzò “fuseaux”, da “fuso”, la forma che il corpo femminile assumeva, una volta indossati. E questo nome è rimasto a designarli fino agli anni Duemila.

Nel 1960, lo stesso Pucci lanciò i pantaloni Viva, caratterizzati da un passante elastico che cinge la pianta del piede per tenere perfettamente tesa la stoffa del fuseaux. Qualche anno più tardi, Pucci lanciò il modello “Capri”, pantaloni attillati che terminano tra il ginocchio e la caviglia. Come non ricordare quelli indossati dalla bellissima Audrey Hepburn in Sabrina!

Anni 70 e 80: leggings di pelle e look da cattiva ragazza

Negli anni Settanta, si sa, ad imperare erano i pantaloni a zampa di elefante, ma nella scena finale di Grease, film cult del 1978, ambientato però negli anni Cinquanta, i leggings diventano protagonisti, indossati da Olivia Newton-John. La bionda Sandy, in versione bad girl, capelli ricci, sigaretta alla mano e pantaloni attillati di pelle, ha fatto sognare generazioni di adolescenti dell’epoca e ha ispirato un nuovo look.

A sentire gli esperti di Vogue, l’invenzione dei leggings così come li conosciamo oggi va attribuita alla stilista Patricia Field, celebre costumista di serie tv famose come Sex & The City. A favorirne la notevole diffusione hanno contribuito sicuramente la popolarità dell’aerobica e la passione per l’abbigliamento sportivo nella quotidianità, due pilastri della moda anni Ottanta.

Colorati, sgargianti e fluorescenti: così erano i leggings che il grande pubblico imparò ad amare, indossati da Jane Fonda insieme a body e scaldamuscoli nei video tutoriali di aerobica che entrarono nelle case di tutti gli statunitensi prima e di tutto il mondo poi.

E come non citare il modello di leggings capri di pizzo che fece letteralmente impazzire i fan di Madonna nel tour del disco Like a Virgin: era il 1985 e la celebre popstar li indossò sotto una stratosferica minigonna.

Anni 90 e 2000: dalla scomparsa dei leggings alla rinascita in grande stile

Gli anni Novanta vedono il calo drastico della popolarità dei leggins: i pantaloni tornano prepotentemente a prendersi la scena, larghi e a vita sempre più bassa.

Nei primi anni Duemila si rivedono in giro i leggings: fanno capolino sotto le minigonne di jeans, neri e lunghi fino alla caviglia. A completare il modaiolo outfit ballerine e scarpe super sportive come le amatissime Converse All Star, in diverse fantasie e diversi colori. Da quel momento in poi le ragazze, di ogni età, hanno cominciato ad indossare i leggings come dei veri e propri pantaloni: i modelli si sono allungati e sono comparse diverse colorazioni. A tinta unita o nelle più svariate fantasie, i leggings hanno conquistato il mondo, e il cuore di Lady Gaga che, nel 2009, fece diventare di moda quelli strappati, gli shredded leggings.

Il variegato mondo dei leggings: treggins e jeggins

La moda dei leggings ha fatto tornare in pista due capi di vestiario rimasti accantonati per anni: pantaloni e dei jeans aderenti. Sì, proprio quelli che vengono chiamati attualmente “skinny”, immancabili nel guardaroba femminile.

A decretare il successo dei leggings, preferiti ai pantaloni per versatilità e leggerezza, sono stati i principali esponenti dello star system internazionale. Sulle copertine dei settimanali più famosi troneggiano leggings indossati nei più svariati modi. E le passerelle delle grandi case di moda non hanno potuto fare a meno di inserirli nelle nuove collezioni, come elemento fondamentale degli outfit urban style.

Negli ultimi anni sono nati poi nuovi modelli, come “treggins” e “jeggings”. I treggins sono realizzati con un tessuto più spesso rispetto ai leggings e a volte hanno delle tasche finte. I jeggings, come suggerisce il nome, sono l’imitazione in chiave light dei fratelli maggiori jeans: hanno tasche vere e si slacciano proprio come dei normali pantaloni.

Leggins Meritex

Comodi e versatili: i nuovi leggings Meritex

Il ritorno dei leggings sulla scena internazionale della moda non è stato privo di critiche. Le polemiche riguardano soprattutto il modo di utilizzo e la tipologia di corpo femminile a cui sono più adatti. C’è chi ritiene siano poco idonei alle ragazze più formose e che debbano essere utilizzati più come alternativa ai collant che come veri e propri pantaloni.  

La verità è che quando si tratta di leggings non c’è una verità univoca: ogni outfit e ogni modo di indossarli va scelto in base al modello. Sta di fatto che i leggings della nuova collezione Meritex sono comodi e versatili, proposti in un modello più largo e primaverile. Possono essere usati in diversi contesti: perfetti per un aperitivo con gli amici, ottimi anche per un look da ufficio! Ma di questo, parleremo la prossima volta!

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